ISSN: 2604-6202
quaestiofacti@udg.edu

Come pubblicare

Invio di articoli per la valutazione

Tutti gli articoli devono essere inviati a Quaestio facti. Revista internacional sobre razonamiento probatorio: Online submissions.

Contenuto e formato: Sono accettati solo articoli originali e inediti, sia in formato Word che PDF.
Estensione: si consiglia che il testo non superi le 15.000 parole. Le confutazioni della sezione Congetture e confutazioni non potranno superare le 5.000 parole.

Revisione: Una volta ricevuti, tutti i testi saranno sottomessi a revisione doppio cieco.
Lingue: si accettano testi in spagnolo, inglese, italiano e portoghese.
 

La rivista non richiede pagamenti di sorta per l'invio e la pubblicazione di articoli.

Norme redazionali

Presentazione del testo:
  1. Nome e cognome dell’autore, appartenenza accademica e indirizzo di posta elettronica.
  2. Titolo dell’articolo. Se ha un sottotitolo deve posizionarsi in una linea indipendente rispetto al titolo.
  3. Titolo e sottotitolo in inglese.
  4. Abstract che non superi le 150 parole nella lingua in cui è redatto il lavoro.
  5. Abstract in inglese, se non è già la lingua in cui è scritto l’articolo.
  6. 5 parole chiave nella lingua di redazione del testo.
  7. 5 parole chiave in inglese, se non è già la lingua di redazione.
  8. Versione per la revisione doppio cieco. Tutti i testi devono essere accompagnati da una versione destinata alla revisione senza nessun dato dell’autore, senza ringraziamenti o qualunque altro riferimento che possa indicare la sua identità, compresi i metadati del documento inviato.
Presentazione del contenuto:

1. Carattere e dimensioni

Il testi devono essere inviati in Times New Roman 12, interlinea 1,5. Rientro prima linea all’inizio di ogni paragrafo.

2. Note

Le note devono avere dimensione 10 e interlinea singola, senza rientro. Numerazione partendo dall’1.

3. Titoli e sottotitoli

L’ordine delle intestazioni deve essere il seguente: 1, 1.1, 1.1.1, 1.1.2, 2, etc.

4. Citazioni bibliografiche

Le citazioni bibliografiche devono seguire il modello APA (7ª edizione).
  • Le citazioni brevi (non più di 39 parole) nel testo principale o in nota vanno con carattere normale (i.e. non corsivo) e tra virgolette «basse».
  • Le citazioni lunghe (40 parole o più) non va tra virgolette e deve apparire separata dal testo principale, con dimensione di carattere 10 e centrata.
  • Le citazioni nel corpo del documento devono essere accompagnate dai seguenti dati di riferimento: cognome dell'autore, anno, paginazione. Per esempio: (Ramírez, 2009, p. 56)

5. Bibliografia

La bibliografia in ordine alfabetico per cognome del primo autore va alla fine rispettando il formato APA (7ª edizione).
  • Libri: Cognome, iniziale del nome. (anno). Titolo del libro in corsivo: sottotitolo (edizione, se inclusa). Casa editrice.
  • Articoli di rivista: Cognome, iniziale del nome. (anno). Titolo dell’articolo: sottotitolo. Nome della rivista in corsivo, volume in corsivo(se esiste numero), pagine.
  • Capitoli di libro: Cognome, iniziale del nome. (anno). Titolo del capitolo: sottotitolo. A/In Iniziale del nome dell’autore e cognome (ed.), Titolo del libro in corsivo: sottotitolo (edizione, se inclusa, pagine). Casa editrice. 
  • Leggi e giurisprudenza: consultare qui i criteri definiti per citare leggi e giurisprudenza.
Se un autore ha diverse pubblicazioni nello stesso anno, si dovrebbe mettere una lettera accanto alla data iniziando con a, b, c... e ordinandole dalla più vecchia alla più recente.
I riferimenti alle leggi e alla giurisprudenza devono essere inseriti in un elenco separato nella bibliografia.

6. Altri criteri

  • Le virgolette dentro le virgolette devono essere “alte”
  • In minuscolo: diritto; ordinamento giuridico; giudice; tribunale; fiscale; capitolo
  • In maisucolo: Tribunale Superiore (e organismi in generale); Stato
  • Usare il simbolo § per indicare "paragrafo"
Scarica le istruzioni in PDF

Processo di valutazione paritaria

Gli articoli pubblicati in Quaestio facti sono valutati come segue:

1. Tutti i testi ricevuti sono sottoposti ad una revisione formale da parte del comitato editoriale della rivista. In tale fase di valutazione generale si scartano le proposte non adeguati agli obiettivi e/o alla qualità scientifica della rivista.

 

Agli autori degli articoli respinti per mancata osservanza dei requisiti formali stabiliti nella sezione “direttive per gli autori e le autrici” sarà concesso un termine di 10 giorni per app0rtare le modifiche necessarie. Gli articoli accettati in questa prima fase saranno sottoposti a valutazione paritaria cieca.
 

2. La revisione paritaria cieca consiste nella revisione e valutazione dell’articolo da parte di persone esperte nella materia, scelte dal comitato editoriale in base alle loro competenze e conoscenze.
 

Gli autori degli articoli sono ignoti ai revisori, e, allo stesso modo, gli autori ignorano chi valuta i propri articoli.
 

Gli articoli della sezione “Saggi” sono sottoposti ad una doppia revisione paritaria cieca, cioè sono valutati da due esperti distinti. Gli articoli della sezione “Congetture e confutazioni”, “Scienza per il processo” e “Iuris Prudentia” seguono il medesimo processo di revisione realizzato da un solo esperto.

I revisori si impegnano a fornire una revisione critica, onesta e costruttiva in merito alla qualità scientifica del testo, nell’ambito delle proprie conoscenze e capacità. A tal fine, valuteranno un lavoro solo nel caso in cui siano competenti nella tematica oggetto della valutazione e se non sussistono conflitti di interesse.

 

I revisori devono produrre una relazione indirizzata al comitato della rivista, indicando se l’articolo ottempera ai criteri stabiliti dalla rivista. Questi sono:

- Il titolo rispecchia il contenuto del testo
- La struttura del testo è coerente
- La redazione è corretta e chiara
- La bibliografia impiegata è attualizzata e opportunamente referenziata
- L’articolo contiene contributi significativi per l’area tematica della rivista

 

La relazione stabilisce se l’articolo esaminato:

  • È accettato
  • È accettato a condizione di apportare le modifiche proposte. Il periodo di tempo concesso per apportare le modifiche varierà a seconda dell’articolo e delle modifiche suggerite
  • Non è accettato
Nel caso in cui le valutazioni di un articolo dovessero dar luogo a giudizi opposti, si ricorrerebbe all’opinione di un terzo revisore.
 

Quaestio facti informerà autori e autrici nei tempi e nei modi dovuti dell’accettazione o al rifuto dei lavori inviati in un periodo massimo di cinque mesi. Verrà concesso un tempo adeguato per la correzione della versione finale.

La rivista e gli editori si impegnano a realizzare una impaginazione e una edizione degli articoli accettati che siano rispettose dello stile e delle idee di ciasun autore e autrice.

 

Una volta accettato, sottoposto a revisione e editato, l’articolo sarà pubblicato nella pagina web della rivista. La pubblicazione definitiva dell’articolo coinciderà con la pubblicazione del numero completo a gennaio o giugno dell'anno corrispondente, a seconda della sezione di cui fa parte.

 

Garanzia di valutazione paritaria cieca

 

Ai fini di assicurare che la valutazione degli articoli segua i principi della valutazione paritaria cieca, si richiede agli autori di inviare una copia dell’articolo senza alcun dato personale o che possa comunque identificarli.
 

Allo stesso modo, durante la fase della revisione formale, il comitato della rivista verifica che la copia cieca dell’articolo ottemperi alle condizioni richieste.

Avviso di Copyright

L’invio di articoli per essere sottoposti a valutazione ai fini della pubblicazione su Quaestio facti: revista internacional sobre razonamiento probatorio implica l’accettazione dei seguenti termini:

(a) L’autore o autrice si impegna a rispettare il codice etico della rivista;

(b) Si cede a Questio Facti il diritto di pubblicazione e la licenza di pubblicare il testo inviato in tutti i formati e mezzi cartacei o elettronici della rivista;

(c) L’Autore o autrice cede in modo esclusivo a Marcial Pons i diritti d’autore e, in modo non esclusivo, i diritti di sfruttamento (riproduzione, distribuzione, comunicazione pubblica e trasformazione) per sfruttare e commercializzare l’opera, completa o in parte, in tutti i formati e le modalità di sfruttamento, presenti e future, in tutte le lingue, per tutto il periodo di durata della vita dell’opera e in tutto il mondo.

(d) Agli effetti di ogni ristampa, abbreviazione o traduzione di un articolo o di una qualunque delle sue sezioni, Quaestio Facti si impegna a richiedere prontamente autorizzazione a ogni autore o autrice del lavoro in questione, affinché l’autore o l’autrice decida se autorizzare o meno la pubblicazione;

(e) I contenuti pubblicati su Quaestio Facti sono soggetti a una licenza di Riconoscimento 4.0 Internazionale di Creative Commons (CC BY), disponibile su http://creativecommons.org/licenses/by/4.0. Di conseguenza, si permette la copia, la distribuzione, la comunicazione pubblica, l’uso commerciale e l’opera derivata dei contenuti della rivista, purché si citi la fonte della pubblicazione (Quaestio facti), l’autore dell’articolo, l’editore (Marcial Pons) e la istituzione che la pubblica (Cátedra de cultura jurídica, Universitat de Girona). È responsabilità degli autori ottenere i permessi necessari per le immagini che possano essere soggette a Copyright.

(f) Gli autori che decidano di ripubblicare i propri lavori in un’altra rivista o libro devono utilizzare la versione preprint dell’articolo, fatti salvi i diritti di Marcial Pons di cui al punto c), e si impegnano a dare notizia, nella nuova pubblicazione, della precedente pubblicazione del contributo in Quaestio Facti.

(g) In conformità alla sezione e), è consentito agli autori ripubblicare i propri lavori in raccolte generali e/o tematiche, siti web, etc. sia nella versione preprint (versione inviata in valutazione), postprint (una volta valutata e accettata per la pubblicazione) che nella versione dell’articolo definitivo pubblicato. Tale politica di auto-archiviazione contribuisce alla visibilità e alla diffusione della rivista Quaestio Facti.

Linee guida etiche

Quaestio facti. Revista internacional sobre razonamiento probatorio aderisce alle linee guida fissate da EASE (European Association of Science Editors) ai fini della gestione, edizione, revisione e pubblicazione dei risultati scientifici in riviste di diversi settori di competenza e ai principi di trasparenza e buone pratiche nelle pubblicazioni accademiche di COPE (Commitee on Publication Ethics).

In conformità a tali direttive si definiscono i seguenti impegni e le seguenti procedure.

Impegni etici
1. Gli autori si impegnano a:
  • Inviare lavori inediti, che non siano stati pubblicati anteriormente e che non siano sottoposti a processo di valutazione da parte di altre riviste fino a quando non sia completato il processo di valutazione da parte della presente rivista.
  • Accettare le norme di pubblicazione, revisione e valutazione della rivista. L’invio di lavori ai fini della valutazione richiede l’eliminazione nella copia anonima di qualunque dato che possa essere identificato dai revisori, fornendo indicazioni circa l’autore del contributo.
  • Comunicare immediatamente alla rivista qualsivoglia informazione che possa compromettere una pubblicazione etica, come, ad esempio, errori nel lavoro inviato, possibili conflitti di interesse da parte dell’autore, omissione di autori, dichiarazione fraudolenta di affiliazione, uso non autorizzato di immagini o altri elementi, citazioni prive di riferimenti bibliografici o esistenza di plagi, nonché collaborare attivamente con gli editori per rimediare a tali comportamenti.
2. I revisori dei contributi assumono l’impegno di realizzare una valutazione critica, onesta e costruttiva della qualità scientifica del testo nell’ambito delle proprie conoscenze e abilità. Per questa ragione, valuteranno un lavoro solamente nel caso in cui siano competenti nella tematica oggetto del lavoro sottoposto a valutazione e solo nel caso in cui non sussistano conflitti di interesse. Accettano inoltre di mantenere la riservatezza durante tutto il processo di revisione fino alla pubblicazione o al rifiuto dell'articolo.
3. I direttori, i membri del Comitato di Redazione, i membri del Comitato Editoriale, i membri del Comitato consultivo si impegnano a rispettare l’imparzialità e a mantenere la riservatezza dei lavori inviati, nonché degli autori e dei revisori, in modo tale che l’anonimato preservi l’integrità dell’intero processo di valutazione. A tal fine, garantiranno la selezione dei revisori maggiormente qualificati e specialisti della materia per fornire una valutazione critica e esperta del lavoro. Al tempo stesso, nella misura del possibile, eviteranno ogni sorta di conflitto di interesse e rispetteranno strettamente i tempi di valutazione, revisione e pubblicazione richiesti dalla periodicità della rivista.

Procedimento per il comportamento non etico

A fronte del sospetto e/o della conoscenza del fatto che sono stati seguiti comportamenti inadeguati e condotte non etiche tanto nei lavori pubblicati come in quelli in corso di valutazione o revisione, gli editori si impegnano a prendere le misure adeguate a identificare tali irregolarità e/o a porvi rimedio. A tal fine, gli editori:

  • Si assicureranno di svolgere un adeguata opera di selezione prima di inviare i lavori in valutazione e pubblicazione;
  • Richiederanno spiegazioni direttamente all’autore, qualora si riscontri una possibile infrazione, apportando le prove necessarie, e richiederanno la sua collaborazione per porvi rimedio;
  • Nel caso in cui si ritenga necessaria un’indagine poiché le spiegazioni fornite sono insufficienti, gli editori lavoreranno in collaborazione con istituzioni professionali per indagare riguardo all’etica delle pubblicazioni;

Nel caso in cui tali pratiche scorrette siano individuate durante il processo di edizione e l’autore le corregga, il processo di edizione verrà portato avanti. Se l’autore non accoglie la proposta o se le spiegazioni sono considerate insufficienti, l’articolo verrà rifiutato.

Se tali comportamenti non etici sono conosciuti a posteriori della pubblicazione dell’articolo, verrà pubblicata una nota editoriale, l’articolo verrà ritirato e/o si intraprenderanno azioni legali, in base alla gravità del caso.

Il Direttor, i membri del Comitato di Redazione, i membri del Comitato Editoriale e i membri del Comitato consultivo esortano all’invio di lamentele e contestazioni relative a possibili pratiche scorrette di articoli pubblicati su Quaestio Facti, così come della rivista medesima, e si impegnano a rispondere ad esse.

Qualsivoglia comunicazione di tale genere può essere inviata alla casella di posta elettronica della rivista (quaestiofacti@udg.edu) o tramite la pagina web, nella sezione “Contatti” ivi presente.

Politica antiplagio

Quale specifica misura antiplagio, il comitato editoriale della rivista sottoporrà tutti i testi ricevuti a Ouriginal, un programma antiplagio.

Sarà considerato plagio ogni qualvolta si utilizzino frasi, frammenti di opere (pubblicate sia in formato fisico che digitale), frammenti di opere o strutture di pensiero che non siano opera della persona che presenta l'opera senza la corrispondente citazione che ne riconosca la paternità. Se la riproduzione è letterale, inoltre, la citazione della fonte sarà considerata legittima solo se le frasi riprodotte sono racchiuse tra virgolette. Inoltre, ogni volta che i testi vengono riprodotti con lievi modifiche, utilizzando parole sinonime o semplici traduzioni dell'originale senza la citazione della fonte o l'uso di virgolette, sarà considerato plagio.

Il plagio è considerato un grave comportamento non etico e, pertanto, tutti gli articoli sospettati di plagio saranno rifiutati o ritirati, qualora già pubblicati. Gli articoli pubblicati ritirati per plagio saranno elencati nell'indice della rivista.